Galleria schizzi e rendering
Disegni di Studio
Operamobile concept design
espositore caramelle con divisori mobili
Bar/Gastronomia - Cori - Latina
Dolce Mania - Centro commerciale LatinaFiori - Latina
Stand Kora - Fiera Sposi Mostra d'Oltremare - Napoli
Stand Almaeventi - Mostra d'Oltremare -napoli
Pub Birreria - Priverno - Latina
Ristorante/pizzeria - Napoli
Casa C - Roma
Reception studio dentistico Latina
Vari Rendering
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Disegni di Studio
L’idea. Ogni progetto passa attraverso vari stadi. Uno è l’idea, l’intuizione, l’immagine mentale del progetto, la soluzione del tema assegnato. L’idea giunge improvvisa, a volte subito, altre volte dopo giorni e giorni di frustrazione e stress. Lo schizzo. Il secondo passaggio, necessario, è quello della materializzazione dell’idea, la sua trascrizione grafica. In questo caso lo strumento principe e irrinunciabile è lo schizzo. Un disegno a volte incomprensibile, ma estremamente importante. In questa prima visualizzazione si riesce a valutare i successivi sviluppi del progetto, la sua validità e le sue possibili ramificazioni. In questa fase l’idea viene confermata o rigettata, nella seconda ipotesi si ritorna punto e daccapo, in attesa di una nuova idea. -
Operamobile concept design
Il corpo principale di questo mobile è un blocco quadrato, 120×120 cm, con una profondità di 50 cm; al suo interno troviamo vari ripiani asimmetrici e un “cassetto segreto” per riporre oggetti preziosi. Il blocco principale è sollevato da terra di circa 40 cm, come un quadro appoggiato su un piedistallo. Misure: 120×50 h 160 cm
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I rendering come strumento di verifica
L’idea
Ogni progetto passa attraverso vari stadi. Uno è l’idea, l’intuizione, l’immagine mentale del progetto-soluzione che scaturisce quando siamo alle prese con un incarico. L’idea giunge improvvisa, a volte subito, altre volte dopo giorni e giorni di frustrazione e stress.
Lo schizzo
Il secondo passaggio, necessario, è quello della materializzazione di quell’idea, la sua trascrizione grafica. In questo caso lo strumento principe e irrinunciabile è lo schizzo. Un disegno a volte incomprensibile, ma estremamente importante. In questa prima visualizzazione si riesce a valutare i successivi sviluppi del progetto, la sua validità e le sue possibili ramificazioni. In questa fase l’idea viene confermata o rigettata, nella seconda ipotesi si ritorna punto e daccapo, in attesa di una nuova idea.
Il disegno-bozza
Se la fase grafica, lo schizzo iniziale, supera la prova e l’idea è confermata allora si procede ad un approfondimento attraverso un disegno-bozza. In questo passaggio si valutano principalmente misure, fattibilità tecniche ed economiche e tanti altri fatti collegati. Perché una bella idea prima o poi dovrà fare i conti anche con le leggi della fisica o della “tasca”. Un edificio, un ponte o, semplicemente, un mobile dovrà reggersi in piedi e non dovrà costare come una manovra finanziaria. Anche se a volte succede anche questo!
Anche in questo caso, a seguito di approfondimenti vari, l’idea di progetto può risultare inadeguata allo scopo, insufficiente o addirittura totalmente fuori strada e allora rieccoci al punto di partenza. Ma se in questa fase di verifica dimensionale e di fattibilità l’idea di progetto supera la prova allora, oltre ad essere felici, possiamo passare ad una ulteriore verifica, quella della restituzione grafica 3D, attraverso i renderings.
Il rendering
Il rendering, come lo schizzo per l’idea, deve essere una verifica per la bozza progettuale. Esso è uno strumento molto utile se usato alla fine di questo lungo processo di verifiche, altrimenti si corre il rischio di mettere in produzione, in esecuzione, qualcosa che non convince la committenza e, a ben vedere, nemmeno i progettisti. Ma attenzione, non bisogna “affezionarsi” al lavoro grafico 3D, perché possono ancora emergere dubbi sull’idea di progetto, dubbi parziali o totali. In questi casi bisogna avere il coraggio, se necessario, di ripartire ancora una volta dall’idea.
E’ dura la vita dei progettisti!